| Venerdi' 
              25 AprileDa grandi appassionati di isole quali siamo, abbiamo deciso questa 
              volta di visitare un piccolo arcipelago al largo di Caracas, di 
              fronte alla coste venezuelane: LOS ROQUES.
 Costituito da molte isole, per lo piu' di ridotte dimensioni, l' 
              arcipelago e' stato dichiarato PARCO NAZIONALE nel 1972 e sono quindi 
              gia' 30 anni che il patrimonio naturale di questo angolino del pianeta 
              viene rispettato e mantenuto integro!
 Abbiamo organizzato tutto il viaggio tramite internet, contattando 
              il proprietario di una POSADA sita sull' isola principale ( per 
              posada si intende una piccola pensione), chiamata Posada Acquamarina. 
              GIORGIO ed il suo collaboratore, ROBERTO, sono stati molto disponibili 
              e grazie a loro abbiamo prenotato il volo interno e la prima notte 
              in posada, aquisendo inoltre preziose informazioni. Abbiamo passato 
              sulle isole altre 8 notti... scoprirete ben presto in che modo!!
  Le isole dell' arcipelago sono suddivisibili in 3 gruppi, oltre 
              ovviamente all' isola principale, GRAN ROQUE, dove si trovano l' 
              aereoporto nazionale e la capitale omonima: A) le isole della zona 
              "ricreativa" del parco, su alcune delle quali ci sono piccoli ristorantini 
              molto rustici e graziosissimi, e sulle quali si puo' tranquillamente 
              CAMPEGGIARE... in modo del tutto gratuito!E' sufficiente richiedere 
              un permesso all' OFFICINA IMPARQUE di Gran Roque. Noi, amanti del 
              campeggio libero, 
              siamo stati attratti da questa notizia come da una calamita!! Consideriamo 
              infatti la possibilita' di dormire nella nostra tendina in riva 
              ad una spiaggia selvaggia come la migliore opportunita' per poter 
              vivere appieno un' isola. Fra queste isole elenco: CRASQUI', FRANCISQUI', 
              NASDRIQUI', MADRIZQUI' e CAYO PIRATA; B) la isole della zona del 
              parco dove e' possibile recarsi in giornata, ma dove e' proibito 
              trascorrere la notte. Fra queste elenco: CAYO AGUA e CARENERO; C) 
              tutte le altre isole ed affioramenti corallini della zona del parco 
              assolutamente protetta.. al punto che e' addirittura proibito avvicinarsi!
 Sognando tutto questo, ci imbarchiamo dunque sul volo AIR FRANCE, 
              che via Parigi ci condurra' fino a Caracas. Qui, un collaboratore 
              di Giorgio ci attende per portarci al piccolo aereoporto nazionale, 
              ad appena 5 minuti di strada, da cui partono i voli per la ISLA 
              MARGARITA, oltre che per LOS ROQUES. Dopo un' oretta di attesa, 
              immersi in un caldo soffocante, saliamo su di un minuscolo CESSNA 
              a 4 posti... col quale iniziamo la nostra avventura a Los Roques!!! 
              Atterriamo sull' isola principale, GRAN ROQUE, dopo circa 35 minuti 
              di volo basso e tranquillo. Lo scenario dal cielo e' meraviglioso 
              e promette cose fantastiche!
  A 
              terra ci attendono alcuni ragazzi con dei carioli su cui caricano 
              i nostri zaini, accompagnandoci alla nostra posada. Qui, facciamo 
              conoscenza con Roberto, che troviamo molto simpatico. Sistemate 
              in camera le nostre cose, optiamo per uscire subito ad esplorare 
              il pueblo! Sono le 7 di sera ed il caldo non da' tregua, ma facciamo 
              immediatamente conoscenza con un elemento caratteristico di queste 
              isole: il VENTO! E' piuttosto forte e rende piu' sopportabile la 
              calura!Attraversato esclusivamente da stradine in terra battuta, il pueblo 
              si presenta come un susseguirsi ordinato di pittoresche casette 
              coloratissime, sulle quali spesso si legge il nome di una posada 
              dipinto direttamente sulla pietra murale. Tutti questi colori fanno 
              bene al cuore e non possiamo non pensare che vivere in un posto 
              cosi' metterebbe senz' altro allegria! Camminiamo tranquilli, cercando 
              di perderci fra le viuzze per scoprire quanti piu' possibili scorci 
              di questo bel paesino; sbuchiamo improvvisamente nella piazza Bolivar, 
              uno spiazzo polveroso ma molto grazioso, tutto circondato da mille 
              casine d' ogni colore e con un palco dipinto di giallo pronto ad 
              accogliere qualche spettacolo! Ci soffermiamo ad osservare balconi, 
              finestre, cornicioni, porte: un' estasi per gli occhi e per l' obiettivo 
              della macchina fotografica!
 
 Ci 
              avviciniamo poi al mare, bellissimo nella calda luce del crepuscolo 
              ormai imminente. Sulla candida spiaggia si affacciano le posada 
              piu' belle e suggestivi ristorantini assai romantici e gia' gremiti 
              di turisti! Il mare e' tutto un dondolare di barche, barchette, 
              barconi fra cui volano e si tuffano decine di grossi pellicani scuri 
              e moltitudini di gabbiani chiari: i loro versi felici sono meglio 
              di qualsiasi musica!Dopo una breve sosta davanti alla bella chiesetta bianca appena 
              bordata di azzurro, ci dirigiamo decisi verso l' Officina Imparque, 
              dove otteniamo senza problemi il nostro permesso al campeggio. Domani 
              mattina presto partiremo alla volta della prima isola che abbiamo 
              deciso di visitare: FRANCISQUI'.
  Sabato 26 e Domenica 27 Aprile
 Una bella colazione, qualche chiacchiera con Roberto, poi via! a 
              piedi verso l' aereoporto, nei pressi del quale ci sono i 2 casottini 
              dei ragazzi che organizzano i tour alle isole: e' solo grazie a 
              loro se ogni turista ha la possibilita' di recarsi alle isole vicine 
              e lontane, giorno dopo giorno. L'unica alternativa e' quella di 
              noleggiare una barca con lo skipper!
 La maggior parte dei turisti che viene a Los Roques, preferisce 
              pernottare a Gran Roque e visitare un' isola diversa ogni giorno, 
              cosi' da poterne "collezionare" di piu' ed avere una visione d' 
              insieme dell' arcipelago il piu' possibile allargata. Noi, invece, 
              preferiamo sempre l' approfondimento alla quantita', dunque preferiamo 
              pernottare direttamente sulle isole che vogliamo conoscere... lasciando 
              le altre magari ad un futuro viaggio! In tale modo, infatti, vedremo 
              solo 2 delle tante isole dell' arcipelago, ma nei loro piu' intimi 
              dettagli!!
 Ci affidiamo ad uno dei ragazzi, che ci accompagna con un veloce 
              motoscafo alla vicina Francisqui'. Il mare da azzurro si fa blu, 
              per poi tornare azzurro: eccoci arrivati! In soli 10 minuti veniamo 
              catapultati in un mondo completamente nuovo, fatto solo di acqua, 
              sabbia, cielo. Poche persone scendono con noi e tutte si fermano 
              appena messo piede a terra; noi iniziamo invece a cercare il posto 
              ideale dove montare la tenda! Seguiamo a tale scopo un bellissimo 
              sentierino di candida sabbia su di un pianoro di secche piantine 
              marron e basse, che creano un ottimo sfondo al turchese del mare 
              fra le isole. Ci accorgiamo subito che non e' vero che queste isole 
              sono pelate e prive di vegetazione, come avevamo letto o sentito 
              dire! Un folto gruppo di alberi molto ombrosi occupa infatti la 
              parte centrale dell' isola, e noi ci dirigiamo decisamente li'! 
              In breve troviamo un angolino perfetto, con vista su di una meravigliosa 
              piscina naturale rivolta a sud.
 Partiamo all' esplorazione: la spiaggia su cui siamo approdati e' 
              profonda una decina di metri, perfettamente bianca e lambita da 
              acque basse, turchesi, calme. Si vede Francisqui' Arriba (di sopra) 
              da qui, mentre noi ci troviamo a Francisqui' Medio. Verso est la 
              spiaggia si fa rocciosa mentre verso sud lascia il posto ad un fitto 
              groviglio di mangrovie, che si interrompe a livello di un' insenatura 
              soggetta ai forti venti di sud-est ed occupata verso il mare piu' 
              aperto dalla piscina naturale di cui parlavo poco fa, color blu 
              cobalto.
 Proseguendo il perimetro, un altro bel sentiero corre in pianura 
              fra verdi piantine dalle foglioline grasse e piene d' acqua (dal 
              buffo nome di "camburito"!), parallelamente alla costa; termina 
              su un' incantevole spiaggetta. La sua sabbia e' infatti costituita 
              da frammenti di coralli rossi e bianchi sbriciolati e l' effetto 
              cromatico e' davvero sorprendente! Appena al largo, un muretto naturale 
              di corallo protegge la spiaggia dal mare furibondo, cosicche' l' 
              acqua vicino a riva e' tranquilla e trasparentissima. Un vero luogo 
              di meditazione!
 Dopo aver scattato qualche foto alle onde delicate che lambiscono 
              stupendi coralli, ci spostiamo verso est sulla parte rocciosa dell' 
              isola. Ci accorgiamo che si tratta in realta' sempre di corallo, 
              ma questa volta nero o comunque molto scuro, in grossi pezzi su 
              cui si puo' camminare; pare di essre in una sorta di grande cimitero 
              del corallo, dove gli esponenti piu' vecchi di questo incredibile 
              mondo a meta' fra l' animale ed il vegetale, si lasciano trasportare 
              dalla corrente per cedere il posto alle nuove colonie!
  Anche l' interno dell' isola e' degno di nota! A meta' circa, infatti, 
              si nota la presenza magica ed un po' spettrale di un vasto lago 
              salato, dal fondo liquido al mattino ed alla sera e cristallino 
              durante le ore piu' calde.La sua caratteristica piu' bella e' la 
              spettacolare colorazione rosa scuro, che incanta ed attira lo sguardo 
              anche dei turisti piu' distratti! Lungo il suo lato meridionale, 
              un fitto gruppo di alberini frondosi cela alla vista un secondo 
              lago, ampio almeno il doppio del precedente e blu molto scuro. Una 
              vera tavolozza di colori quest' isola!
 Quando alla sera i turisti abbandonano Francisqui' per tornare a 
              Gran Roque, noi restiamo soli a goderci il silenzio del tramonto. 
              Anche il piccolo ristorante, che durante il giorno offre piatti 
              caldi e bibite fresche, chiude i battenti, lasciando l' isola tutta 
              per noi! Beh... non proprio! Rimane infatti con noi un bel cagnone 
              nero, che in teoria dovrebbe rimanere a fare la guardia al ristorante, 
              ma che in pratica ci segue fino alla tenda, scodinzolando felice 
              all' idea di questa inaspettata compagnia serale!!
 Il giorno successivo arriva piu' gente, poiche' e' domenica e molti 
              carachegni vengono proprio qui a riposarsi! Noi facciamo un po' 
              di snorkeling nella bella piscina naturale, stancandoci pero' presto 
              dato che la corrente e' molto forte, e tende continuamente a sbatterci 
              contro i blocchi corallini piu' alti. Per il resto della giornata, 
              ci riposiamo e ci dedichiamo alla vita da spiaggia ed alla lettura.
 
 Da 
              Lunedi' 28 Aprile a Venerdi' 2 Maggio Oggi ci trasferiamo su una nuova isola, per raggiungere la quale 
              siamo dovuti tornare brevemente a Gran Roque. Solo da qui, infatti, 
              ci si puo' organizzare per raggiungere altre isole. Una seconda 
              possibilita' e' quella di provare a contattare telefonicamente uno 
              dei ragazzi di cui ho gia' parlato, chiedendo di venirvi a prelevare 
              in un posto per portarvi in uno nuovo. Ma per far cio' occorre un 
              telefono... e dato che noi ne eravamo sprovvisti, abbiamo scelto 
              la via piu' lunga!
 A Gran Roque abbiamo aquistato parecchia acqua, passando a salutare 
              Roberto, quindi siamo saliti sul motoscafo per CRASQUI', la seconda 
              isoletta che andremo a scoprire!
 Il trasferimanto, questa volta, e' piu' lungo, soprattutto perche' 
              si esce in mare aperto che e' di solito molto mosso; il motoscafo 
              quindi procede lentamente ed occorrono all' incirca 40 minuti per 
              arrivare in vista della terra! Crasqui' si presenta a noi con la 
              sua costa orientale, rocciosa e battuta da grosse onde; lentamente 
              aggiriamo la punta settentrionale, trovandoci ben presto davanti 
              alla sua costa occidentale... ma che meraviglia!!!! Sembra uscita 
              da un sogno, questa lunghissima, abbagliante spiaggia che ci lascia 
              tutti senza parole!! E' prorpio qui che la barca ci lascia, ed e' 
              proprio qui che appoggiamo i piedi su di una splendida, soffice 
              e sorprendentemente fresca sabbia bianca!!
 Crasqui' e' un' isola lunga e molto stretta, circa 4 km per 500 
              metri, e si sviluppa in senso nord ovest-sud est; e' caratterizzata 
              da una costa, quella verso est, corallina e coperta di mangrovie, 
              battuta costantemente dal forte vento, e da una costa, quella verso 
              ovest, tutta sabbiosa dal principio alla fine, fatta eccezione per 
              l' estrema punta a nord, regno di centinaia di pennuti!! Il mare, 
              da una parte e' blu coballto e contrasta bene col verde brillante 
              della vegetazione, mentre dall' altra e' di un meraviglioso azzurro 
              che si sposa divinamente col candore della sabbia! Insomma, sistemandosi 
              nel mezzo dell' isola e guardando ora verso est, ora verso ovest, 
              si ha la netta sensazione di osservare proprio due diverse isole!!
  Appena scesi a terra, partiamo coi nostri zaini in spalla in direzione 
              del piccolo paesino. Qui, infatti, vivono alcuni pescatori ancora 
              da tempi precedenti l' istituzione del parco, per cui sono rimasti 
              nelle loro piccole case in riva al mare, sostenendosi grazie alla 
              pesca e, oggi, anche grazie al turismo. Alcuni di loro hanno allestito 
              dei ristorantini sotto il portico di casa e garantiscono ogni giorno 
              pesce freschissimo e, nei periodi giusti, molte aragoste.
 Superiamo il pueblo e decidiamo di montare la tenda poco oltre, 
              sul finire della spiaggia, direttamente sulla sabbia. Non ci sono 
              alberi vicino a riva, infatti, a parte una solitaria palma... gia' 
              occupata da un' altra tenda! Staremo quindi al sole, ma rinfrescati 
              dal vento che soffia senza posa!
 Verso mezzogiorno ci sediamo all' ombra di uno dei ristorantini, 
              dove passiamo buona parte del pomeriggio osservando il mare azzurro 
              ed i tuffi acrobatici di decine e decine di pellicani. Dietro ai 
              tavolini ci sono poi delle colorate ed invitanti amache, alle quali 
              non riusciamo a resistere!
 Si avvicinano velocemente le ore piu' belle, quelle della sera, 
              che invogliano a fare una bella passeggiata. Abbiamo cosi' percorso 
              la costa da sud verso ovest e poi verso nord, camminando dapprima 
              su un bel pianoro verde di camburito, quindi, attraversato un fitto 
              groviglio di mangrovie, giungendo in vista di una deliziosa piccola 
              baia, interamente costituita da minuscoli frammenti di conchiglie 
              chiare. Ai margini del boschetto appena superato, ci sono degli 
              enormi cumuli a forma piramidale di quelle belle conchiglie che 
              sono un po' il simbolo dei mari tropicali; il mollusco che le abita 
              si chiama "botuto", in spagnolo. Gli abitanti dell' isola, un tempo 
              se ne cibavano ed ecco spiegata l' enorme quantita' delle conchiglie, 
              che oggi vengono utilizzate per decorare i sentierini ed i perimetri 
              dei cortili, dando luogo ad una scenografia davvero pittoresca ed 
              originale!!
 
 Superata 
              la piccola baia, ci si trova immersi in un altro cimitero del corallo, 
              simile in tutto e per tutto a quello di Francisqui'. Volendo compiere 
              a piedi tutto il perimetro dell' isola, ci si deve arrendera a circa 
              meta' strada, poiche' il corallo si tuffa nell'acqua di una grande 
              laguna paludosa, impossibile da superare se non a nuoto. Torniamo 
              dunque sui nostri passi, rischiando di inciampare perche' gli occhi 
              sono fissi fra cielo e mare su un meraviglioso tramonto. Nei giorni successivi, abbiamo camminato in lungo e in largo per 
              tutta l' isola, scoprendo un altro punto molto adatto ad una tenda: 
              si trova vicino alla punta rocciosa a nord, sotto un gruppetto di 
              alberini le cui chiome ad ombrello creano un' ombra eccezionale!
 In prossimita' della palma solitaria, ci si trova davanti un sentiero 
              che si spinge verso l' interno dell' isola: un cartello di legno 
              segnala la presenza della "guardia del parco nazionale", che altro 
              non e' se non un orrendo edificio abbandonato e fatiscente dove, 
              forse un tempo, risiedevano le guardie! Ora e' completamente deserto 
              e sinceramente non comprendiamo come mai non lo abbattano! Continuando 
              il sentierino, si incontra dapprima un lago salato, quindi si giunge 
              su di una bellissima spiaggia, la "playa du norte", poco frequentata 
              perche' piuttosto ventosa. Compie una vasta mezzaluna, cedendo in 
              fondo il passo ai coralli; la sabbia e' pure qui candida e il mare 
              si trasforma gradatamente da blu a celeste con tutte le sfumature 
              intermedie: va assolutamente vista!
 Trascorsi altri 5 giorni in questo paradiso, facciamo ritorno a 
              Gran Roque: la vacanza e’ ormai in chiusura e decidiamo di terminarla 
              compiendo la salita all’ altura del faro vecchio, molto pittoresco, 
              dalla cui base si ha una vista fantasica su tutta l’ isola ed in 
              particolare sul paesino. Restiamo ammutoliti, ricordando i bei momenti 
              passati qui e seguendo con lo sguardo il planare sulla pista di 
              diversi aereoplanini.
 Forse un giorno torneremo... e allora sara’ come tornare in paradiso!!!
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