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             L'Havana, una 
              città mitica, unica, bellissima, viva ma tranquilla, dove 
              la vita scorre lenta e le persone si muovono con calma e spesso 
              col sorriso. L'Havana, la capitale storica e culturale dell'isola 
              di Cuba, dove tutto scorre come al rallentatore e dove la 
              frenesia delle nostre città caotiche ed inquinate diventa 
              presto un ricordo lontano. Sarà perchè oggi c'è 
              vento ed il copioso fumo dei tubi di scappamento delle auto vola 
              via lontano... sarà perchè l'aria tersa rende più 
              luminosi i colori... sarà perchè siamo qui per trascorrere 
              qualche giorno di vacanza... ma tutto ci appare meraviglioso!  
              Arriviamo all'aeroporto di sera, sotto un diluvio dalle proporzioni 
              bibliche; prendiamo subito un taxi che ci porta direttamente all'hotel 
              De Tejadillos, situato appena dietro la Piazza della Cattedrale, 
              nella parte più antica e dunque più affascinante della 
              città, a due passi dal rinomatissimo locale La Bodeguita 
              del Medio. L'albergo è in puro stile coloniale, con stanze 
              enormi dal soffitto altissimo, quasi spoglie ma molto accoglienti. 
              Il centro della struttura si apre in un cortiletto interno, abbellito 
              dalla presenza di un altissimo albero dal tronco non ramificato 
              e con le foglie unicamente sulla sommità, laddove la luce 
              ed i raggi del sole lo baciano. 
              Prima di cena girovaghiamo per le stradine di questo quartiere, 
              restando colpiti dalla pressochè totale assenza di illuminazione 
              pubblica; procedere sui ciottoli delle vie fa quasi impressione, 
              non tanto per timore della delinquenza - assente sull'isola - quanto 
              perchè non si riesce a vedere dove si mettono i piedi! La 
              pioggia ha cessato di cadere ma enormi pozze invadono strade e marciapiedi, 
              in giro non c'è quasi nessuno. Sarà anche colpa dell'orario...sono 
              appena le otto...la vita inizierà probabilmente più 
              tardi!! 
              Ci sediamo ad un tavolino all'aperto del Cafè de Paris, 
              uno dei pochi locali aperti a quest'ora. Sorseggiando una birra 
              locale, la Bucanero, ed un mitico mojito, osserviamo poche persone 
              camminare lentamente, apparentemente senza una meta precisa, ed 
              ascoltiamo le note di una musica ritmata proveniente dall'interno 
              del locale, dove tre musicisti punzecchiano le corde dei loro strumenti. 
              Dato che sono a stomaco vuoto il mojito mi entra direttamente nelle 
              vene e mi provoca in brevissimo tempo una balla cosmica...così 
              optiamo per mangiare un piatto di pollo, riso e banana fritta e 
              per andarcene subito a dormire! Appena ci appoggiamo al letto sprofondiamo 
              entrambi in un sonno privo di sogni che ci tiene lontani dalla realtà 
              fino alle prime luci dell'alba... 
              Dopo colazione torniamo volutamente a perderci per le vie dell'Havana 
              vecchia. Ci fermiamo lunghi istanti sotto la monumentale Cattedrale, 
              con coralli ben visibili sulle pareti chiare. I primi timidi raggi 
              di sole illuminano la bella piazza, dove molti giovani cominciano 
              ad organizzare la loro giornata offrendo ai turisti merce varia 
              e soprattutto i famosissimi sigari cubani. L'anno scorso è 
              stata varata una legge di "apertura" nei rapporti economico-commerciali 
              della popolazione, per cui oggi è possibile per i cubani 
              acquistare case ed automobili e sono considerate legali alcune attività, 
              all'insegna, se non della liberà, per lo meno di un possibile 
              miglioramento dello standard medio di vita. Così, se lo stipendio 
              mensile per ogni cubano ammonta a circa 110 pesos cubani - circa 
              100 dei nostri euro - oggi i cubani più intraprendenti possono 
              arrotondare lo stipendio statale preparando ed offrendo cibo in 
              casa propria ai turisti, confezionando e vendendo prodotti di artiginato 
              e proponendo appunto oggetti di vario genere lungo le strade. I 
              cubani di oggi sono in questo modo generalmente ben vestiti e col 
              telefono cellulare all'orecchio! 
              A piedi raggiungiamo il lungomare del Malecon: da qui si 
              vedono i palazzoni della parte più giovane della città. 
              Onde considerevoli superano allegramente il muretto al limite della 
              strada asfaltata e bagnano continuamente i passanti che sembrano 
              non fare assolutamente caso all'acqua che ricevono ad ogni ondata! 
               
              Fa caldo nonostante il vento che non cessa di soffiare e noi ci 
              divertiamo ad osservare le auto d'epoca circolare baldanzose lungo 
              le strade. Ce n'è per tutti i gusti, lunghe, corte, a tinta 
              unita, a due o tre colori, ma sempre e comunque piuttosto ben tenute, 
              coi finestrini aperti e la musica che esce ad alto volume. C'è 
              musica ovunque qui a L'Havana... esce dalle case, dai locali, dalle 
              auto... persino nella piazzetta che stiamo attraversando in questo 
              momento si è radunata una piccola folla attorno a due musicisti 
              che suonano, cantano e danzano in un vortice di colori e di vita! 
              Abbiamo cambiato un po' di euro in "pesos convertibili", 
              i soli accettati nei locali turistici ed i soli che noi turisti 
              possiamo usare. I pesos cubani, che valgono qualcosa come venticinque 
              volte meno rispetto a quelli convertibili, sono invece usati dai 
              cubani, che posseggono inoltre speciali tessere per ottenere prezzi 
              agevolati nei bar e nei ristoranti. Cambiare euro in pesos lungo 
              le strade e non in banca o negli hotel, permette di ottenere solo 
              pesos cubani, che possono tornare utili se si vuol provare a vivere 
              come i cubani, ovvero facendo lunghe ed estenuanti code davanti 
              a pasticcerie e panifici prima di essere serviti. State pur certi 
              di non vedere sui volti dei cubani alcun segno di impazienza...una 
              vita passata ad aspettare! Normalmente, invece, il turista medio 
              non ha tempo da "perdere" e desidera mettere meglio a 
              frutto il proprio tempo in città: ecco spiegato il motivo 
              per cui è consigliabile cambiare gli euro in pesos convertibili! 
              Pranziamo sulla bella terrazza panoramica del ristorante San Miguel, 
              affacciata sulla baia Habanera Lugar battuta dal vento.  
              Nel primo pomeriggio facciamo ritorno all'hotel, dove ritiriamo 
              i nostri zaini per dirigerci verso il posteggio dei taxi. A bordo 
              di uno di questi ci dirigiamo decisi verso ovest, nella regione 
              di Pinar del Rio, da dove ci imbarcheremo per la piccola 
              e bellissima isola di Cayo Levisa, 
              dove proseguiremo la nostra vacanza cubana all'insegna del mare 
              e del relax. 
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